Bentornati!
Con la ripresa di tutte le normali attività, vi segnalo tre argomenti
- CPB: Concordato Preventivo Biennale 2025/2026
- Rimborsi spese per vitto e alloggio, spese per trasferte
- Bonus casa 2025: scadenze ed aliquote
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Concordato Preventivo Biennale
Entro il 30 settembre è possibile aderire al concordato per gli anni 2025 e 2026, ma questa opzione non riguarda i contribuenti che hanno accettato la proposta precedente (2024/2025). Il nuovo concordato ha subito qualche modifica e attualmente non riguarda i soggetti in regime forfetario.
Quindi, ricapitolando:
- chi aveva già aderito per gli anni 2024/2025 non deve fare nulla adesso, il 2025 rimane concordato, aspetteremo il nuovo, eventuale, concordato 2026/2027
- chi è in regime forfait non deve fare nulla adesso, sia che abbia aderito sia che non abbia aderito
- chi non ha aderito al 2024/2025 perché non interessato oppure perché rientrava nelle cause di esclusione può aderire al 2025/2026: occorre che nei prossimi giorni ci si incontri per valutare la proposta. Ricordo che rientrano nel nuovo concordato, a titolo esemplificativo, i soggetti che avevano iniziato l’attività nel corso del 2023 e che quindi erano esclusi dal precedente
Rimborsi spese lavoro autonomo
Per quanto riguarda il lavoro autonomo, è stato modificato l’art. 54 ter del T.U.I.R., che ora dispone che le spese, non rimborsate dal committente, sostenute nel territorio dello stato, relative a vitto, alloggio, viaggio e trasposto (eccezion fatta per treni, aerei, metro e bus), sono deducibili dai redditi da lavoro autonomo a condizione che i pagamenti siano eseguiti mediante sistemi tracciabili.
Ricordo sostanzialmente 3 possibilità:
- Il lavoratore autonomo sostiene spese a nome e per conto del cliente, che riaddebita: in questo caso le spese sono escluse dalla formazione del reddito e dall’Iva
- Il lavoratore autonomo sostiene spese che riaddebita analiticamente al cliente: in questo caso le spese sono escluse dalla formazione del reddito, ma sono imponibili Iva
- Il lavoratore autonomo sostiene spese che non riaddebita o lo fa forfetariamente: l’eventuale riaddebito è imponibile al reddito, però le spese risultano deducibili
Ho riportato sotto un esempio per cercare di spiegare meglio come gestire i rimborsi.
Vantaggi della Nuova Normativa
• Per i professionisti in regime ordinario, la nuova normativa elimina l’obbligo di tassare i rimborsi spese come compensi, riducendo così il carico fiscale complessivo.
• Per i forfettari, l’esclusione dei rimborsi analitici dalla base imponibile consente di mantenere più facilmente il limite di fatturato di €85.000 necessario per beneficiare del regime agevolato.
Bonus casa 2025
Ultimi mesi a disposizione per fruire dei diversi bonus a disposizione. Il prossimo anno, in attesa della legge di Bilancio 2026, porterà numerose novità.
Per ora lo schema è il seguente:
| Abitazione principale per proprietari (o titolari di diritti reali) | Immobili diversi dall’abitazione principale | |
| Anno 2025 | Detrazione 50% | Detrazione 36% |
| Anni 2026 e 2027 | Detrazione 36% | Detrazione 30% |
Il tetto massimo di spesa agevolabile rimarrà a 96.000 euro fino al 2027, poi dovrebbe scendere a 48.000 euro.
Conta sempre la data del bonifico, non la data di fine lavori. Se pertanto i lavori fossero a cavallo d’anno tra il 2025 e il 2026, tutti i pagamenti effettuati nel 2025 avranno ancora la detrazione più alta.
Ricordo che, salvo modifiche, il 31 dicembre 2025 finisce il bonus mobili, che per il 2025 prevede ancora la detrazione del 50% su una spesa massima di 5.000 euro, sempre collegata ad una ristrutturazione.
Con la data del 31 dicembre 2025 giungeranno al capolinea, salvo casi eccezionali, tutti i superbonus ancora in vigore
Esempio di riaddebito per lavoratore autonomo:
Per comprendere meglio come gestire i rimborsi spese, ecco un esempio pratico che include il trattamento della natura IVA, distinguendo tra compensi professionali, rimborsi analitici e spese anticipate per conto del cliente.
Scenario
Un professionista in regime ordinario emette una fattura per una consulenza e include:
• Un compenso professionale di €3.000.
• Rimborso analitico di spese sostenute per vitto e alloggio pari a €500 (documentate e intestate al professionista).
• Spese anticipate per conto del cliente (ad esempio, marche da bollo o tasse) pari a €100.
| Voce | Importo (€) | Natura IVA | Note |
| Compenso professionale | 3.000 | Imponibile IVA | Soggetto a IVA al 22%. |
| Rimborso spese analitiche (vitto/alloggio) | 500 | Imponibile IVA | Le spese sostenute dal professionista sono soggette a IVA. |
| Spese anticipate per conto del cliente | 100 | Fuori campo IVA (Art. 15 DPR 633/72) | Non soggette a IVA perché anticipate in nome e per conto del cliente. |
Calcolo Totale
1. Totale imponibile IVA:
Compenso professionale (€3.000) + Rimborso spese analitiche (€500) = €3.500.
2. IVA (22%):
3. Totale fattura:
Fattura Finale
• Compenso professionale: €3.000
• Rimborso spese analitiche: €500
• Totale imponibile: €3.500
• IVA (22%): €770
• Spese anticipate (fuori campo IVA): €100
• Totale da pagare: €4.370
Note Importanti
1. Rimborso spese analitiche:
• Anche se non concorrono al reddito imponibile del professionista, sono comunque soggette a IVA.
2. Spese anticipate per conto del cliente:
• Devono essere documentate e intestate direttamente al cliente per essere escluse dall’IVA (art. 15 DPR 633/72).
3. Regime forfettario:
• In questo regime, i rimborsi spese analitici non sono soggetti a IVA né esclusi dal reddito; vengono inclusi nella base imponibile ai fini dell’imposta sostitutiva.
Esempio di spesa di ristrutturazione sostenuta a cavallo tra il 2025 e il 2026:
Un contribuente proprietario di prima casa inizia nel 2025 una ristrutturazione che terminerà nel 2026. Supponiamo una ripartizione delle spese come segue:
• Spese di ristrutturazione (compreso materiali e professionisti) pagate nel 2025 € 43.000.
• Spese per acquisto di mobili pagate nel 2025 € 3.000.
• Spese di ristrutturazione pagate nel 2026 € 31.000
• Spese per acquisto di mobili pagate nel 2026 € 1.500.
Il contribuente nella dichiarazione dei redditi 2026 per l’anno 2025 detrarrà il 50% (in 10 anni) sia delle spese di ristrutturazione che delle spese per mobili.
Nella dichiarazione dei redditi 2027 inserirà i 31.000 euro spesi per la fine della ristrutturazione (43.000+31.000= 74.000, meno del tetto di 96.000), che però avranno una detrazione del 36% Sempre in 10 anni). Non detrarrà invece nulla per i 1.500 euro spesi per i mobili.









