Di seguito fornisco solamente uno spunto, avremo tempo di analizzare nello specifico le varie norme
Conferma della riduzione a tre aliquote dell’Irpef
In attesa di un’ulteriore riduzione, dal periodo d’imposta 2025, sul reddito imponibile si applicano le seguenti aliquote IRPEF, progressive per scaglioni di reddito:
a) fino a 28.000 euro: 23%;
b) oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35%;
c) oltre 50.000 euro: 43%.
Modifiche sulle detrazioni
Si introducono, con riferimento ai percettori di redditi medio-alti, alcuni limiti per la fruizione delle detrazioni dall’imposta sul reddito, parametrati in relazione al reddito percepito nonché al numero di figli presenti nel nucleo familiare.
Spese scolastiche: passa da 800 a 1.000 euro il limite massimo di spesa detraibile per alunno o studente.
Si rimodula la percentuale di detrazione prevista per le spese edilizie:
– 36% delle spese sostenute nell’anno 2025;
– 30% delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027.
La detrazione spettante per gli anni 2025, 2026 e 2027 è innalzata al 50% delle spese per l’anno 2025 (rispetto al 36%) e al 36% delle spese per gli anni 2026 e 2027 (rispetto al 30%), nel caso in cui le medesime spese siano sostenute dai titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
Prorogata la detrazione del 50% per l’acquisto, fino a 5.000 euro, di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Riduzione dell’IRES per le società che destinano a riserva almeno l’80% degli utili
Prevista la riduzione dell’aliquota IRES dal 24% al 20%, per il solo periodo d’imposta 2025, per le società e gli enti, qualora ricorrano cumulativamente le seguenti condizioni:
– accantonamento ad apposita riserva di una quota minima pari all’80% degli utili dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024;
– destinazione di una quota pari ad almeno il 30% di tali utili accantonati e, comunque, non inferiore al 24% degli utili dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2023 (di ammontare non inferiore, in ogni caso, a 20.000 euro), a investimenti nell’acquisto di beni strumentali nuovi
Nuova aliquota del 33% sulle plusvalenze da cripto attività
Si introducono modifiche alla disciplina dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze e sugli altri proventi derivanti dalle operazioni in cripto attività realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2026, innalzando la relativa aliquota al 33% ed eliminando la soglia di esenzione pari a 2 mila euro