“L’anno vecchio è finito, ormai, ma qualcosa ancora qui non va. Si esce poco la sera, compreso quando è festa e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra… Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettando”
Così cantava nel 1978 Lucio Dalla, ma quanto sembrano attuali oggi questi versi? Finisce così un anno terribile, che, oltre a portare grossi problemi sanitari e ansie conseguenti, ha messo e metterà in grossa difficolta l’apparato economico, con le attività e le aziende che faticheranno inevitabilmente a riprendersi. Come sarà quindi il prossimo anno?
Arriverà la nuova manovra di bilancio, mentre scrivo la stanno approvando, ci saranno tante belle altre promesse di aiuti e bonus, che magicamente dovrebbero fare ripartire tutto il meccanismo, ma ormai siamo tutti consci che le promesse non sono più sufficienti, ormai siamo abituati alle delusioni, da tutto questo siamo “vaccinati” e sappiamo che non possiamo far altro che rimboccarci le maniche, è inutile piangere e far conto sugli aiuti.
Io però, chi mi conosce lo sa bene, cerco sempre di essere ottimista e la mia analisi è che adesso dobbiamo rialzarci e combattere, perché comunque è un momento storico particolare. La crisi è globale, quindi è importante farsi trovare pronti per la ripartenza, per essere i primi a “scattare”, è fondamentale avere bene nella testa che il mondo non tornerà come prima, saranno necessarie nuove strategie per avere successo, per attrarre i clienti impauriti.
Ottimizzare la fedeltà, ispirare e motivare i consumatori che si stanno adattando al loro nuovo stile di vita, dare più spazio alla creatività ed incrementare la tecnologia sono alcuni imperativi per il futuro. Dovremo essere agili e rispondere a queste esigenze in continua evoluzione in anticipo rispetto alla concorrenza. La trasformazione digitale sarà essenziale per accelerare la ripresa economica e la crescita aziendale, ma attenzione, io sono anche convinto che l’aspetto umano tornerà ad essere un bisogno.
“Vedi caro amico cosa si deve inventare, per poter riderci sopra, per continuare a sperare… L'anno che sta arrivando tra un anno passerà io mi sto preparando, è questa la novità”
Buon anno a tutti, stufo degli abbracci “virtuali”
Paolo Alossa